giovedì 11 gennaio 2007

Bene e male

Chissà perché stasera mi sono venuti in mente bene e male... ogni tanto mi prendono sti pensieri strambi e di solito tendo a lasciarli andare. Magari ci trovo qualcosa di buono, e dico qualcosa di intelligente. Proviamo...

Bene e male. Queste due parole sono sulla nostra bocca molto spesso. Cataloghiamo ogni azione, ogni evento, ogni cosa come bene o male, ma spesso (come sempre del resto) ci sfugge il significato di fondo di queste due parole... come sempre, utilizziamo due parole senza stare a pensare a cosa siano, le adottiamo come nostre senza saperle usare...

Cominciamo con un'affermazione dura: bene e male non sono due cose slegate fra di loro. Sono opposte, ma se non esistesse una delle due non potrebbe esistere l'altra! Immaginiamoci cosa sarebbe il mondo senza male: potremmo goderci il bene, senza sapere che c'è qualcosa di diverso e "peggiore"? Sapremmo realmente goderci ogni momento della nostra felicità se avessimo solo quella? Io vedo che c'è molta gente che potrebbe avere tutta la felicità che vuole. Gente che nasce ricca, un carattere spigliato e un aspetto decente, e si ritrova sola a 25 anni perché i suoi soldi l'hanno portata a distaccarsi dalle persone che gli volevano bene, gente che aveva TUTTO ma non gli bastava, perché avere tutto, avere la felicità era una cosa normale e volevano di più. Avere tutto, avere solo felicità è una maledizione. Perché non hai più nulla per cui lottare, nessun obiettivo da raggiungere, e l'uomo senza una meta è un uomo destinato a spegnersi... forse è meglio nascere senza niente, perchè quando sei sul tetto puoi solo cadere, ma quando sei in fondo non puoi far altro che rialzarti e tentare di nuovo la scalata.

Ma non stavo parlando di bene e male? Divago...

Il bene e il male alla fine sono indivisibili. Due labbra della stessa ferita, dice la PFM nel suo Dracula (se potete, andatelo a vedere sto musical... splendido!). Non credo che uno possa vivere di sola felicità insomma... non sono un seguace dell'accontentarsi, forse perchè di carattere sono un lottatore, uno che vuole migliorare e non rimanere fermo, non so fermarmi e in fondo non mi dispiace! Quando ho qualcosa per cui lottare mi sento pienamente realizzato.

E' la consapevolezza che possiamo stare meglio che ci rende VIVI.

Lo Rè

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