Considerato che Blackie è sempre stato una raccolta dei miei problemi più pressanti, il fatto che non stia scrivendo una mazza è buono. In effetti, non saprei di cosa lamentarmi.
Unico evento negativo, la morte di uno dei miei cani all'Elba... si triste ma appartenente ad un mondo ormai lontano e difficilmente palpabile. Nel 2012 ho passato sull'isola 5 giorni appena, mentre la mia realtà ed il mio presente sono qua.
E' un po' triste da constatare il fatto che, in fondo, ormai di elbano non ho praticamente niente. La parlata è sparita a favore di un generico dialetto toscano (tranne quando monto sulla nave e mi rispunta un po' di "Gantilena"), amici ne ho praticamente ovunque, forse nemmeno ci passerò il Natale... e Milano si sta rivelando molto meglio di come la dipingono. So che l'ho già detto, ma più ci passo tempo più ne sono convinto. Se ti presenti con un sorriso trovi sempre qualcuno che ti risponde... è una città che, se vissuta con il piglio giusto, si dimostra accogliente, forse non come clima ma sicuramente come gente. C'è poca falsa cortesia e tanta genuina gentilezza, ad esempio... se trovi qualcuno simpatico in un bar o comunque in un esercizio pubblico non è perché deve esserlo, ma spesso è perché ha veramente piacere di spendere due parole con il cliente. Certo, in una città frenetica come questa non hai mai veramente tanto tempo, ma in quei pochi secondi senti quella vampata di calore umano che in tanti luoghi, poco da fare, non ricevi. E che ti fa soprassedere sulla nebbia, sulla coltre di smog che ti nasconde spesso il sole, sui prezzi spaventosi...
E poi è la città stessa ad essere, in un certo senso, bella. Il centro di Milano è come uno di quei signori burberi che non mostra subito la sua vera indole: può sembrare grigio perché a prima vista è in un certo senso distante, ma guardandolo bene ha la sua bellezza negli enormi viali alberati, nelle luci delle insegne che lo colorano, nell'austerità dei palazzi.
Visto che il tempo scarseggia, vi scrivo in un comodo elenco puntato che
sono sempre più innamorato e, fortunatamente, anche lei sembra esserlo, e poi abbiamo cominciato a vedere Lost assieme
... quando ti rendi conto di aver vissuto più nell'ultimo mese che in tutto il resto della tua vita. Quando ti rendi conto che non riesci ad immaginare come potevi vivere senza di lei. Quando aspetti che finisca la giornata solo per vederla, annusarla, baciarla...
Si, sono innamorato lesso. Sarà la sindrome da primi mesi, sicuramente poi arriveranno i momenti difficili nei quali vedremo se sarà vero aMMore o una passione momentanea, ma quel che conta è che ora sono felice, forse come non lo sono mai stato in 27 anni. Serve altro?
Una cosa è certa dopo le ultime due serate: non so se sono veramente bisessuale o cosa, ma le ragazze mi piacciono.
E forse forse, per una volta, ho trovato quella giusta. Non so bene dove andremo a finire, ma mi sembra un inizio promettente... molto promettente.
Certo oh, se mi anticipavano anche solo 4 mesi fa che mi sarei trovato a breve a vivere a Milano con un lavoro stabile, amici meravigliosi (perché ne ho trovati di meravigliosi) ed un mezzo... diciamo tre quarti di intrallazzo io mica ci credevo... :D
Ci son tante cose che non ho voglia di fare stasera.
Non ho voglia di fare da mangiare, ma non ho nemmeno voglia di rimaner digiuno. Non ho voglia di andare a dormire, perché fa troppo caldo, ma non ho nemmeno voglia di aver sonno domattina. Non ho voglia di rimaner solo, ma l'idea di andare in centro mi nausea. Anche perché a meno che non abbordi gente a caso la veggo buia...
Insomma, serata piena di contraddizioni. Nel frattempo ho fatto il trasloco (ma devo ancora mettere tutto a posto), lavoro abbastanza bene, amici a bizzeffe, l'accento toscano spopola a Milano, che fa anche rima... solite vivacchierie, nulla più del solito.
E' spaventoso come a volte sembra che certe canzoni parlino di te stesso... questa racconta il mio stato d'animo di due tre anni fa, il sorridere a tutti i costi e nascondere quel che si ha dentro. Che a volte non è "indossare una maschera", ma semplicemente proteggere il proprio mondo interiore quando si sente che è troppo fragile per affrontare il mondo esterno. Alla fine ho avuto ragione, perché oggi sono relativamente "stabile", ma non è stato facile togliersi questo stato d'animo da pagliaccio che, solo nel suo camerino, si strucca e ritrova le rughe che ha faticosamente nascosto in scena.
Pezzo da applausi. Allego il testo perché merita, ma anche la musica è splendidamente malata.
Milano è una città strana.
Sono qua da due settimane ormai, nelle quali come sarete abituati non vi ho aggiornato sui miei movimenti (e ci mancherebbe, non sarei io se non mi assentassi per mesi da Blackie... ma sorvoliamo). Dico subito che no, non mi ci trovo male. Per quanto tutti mi guardino un po' come una vacca che va al macello, direi che il bilancio di queste due settimane è positivo.
Mi dicevano che a Milano tutti sono di fretta e nessuno sorride. Ma io ho un segreto: spesso la gente non ti sorride perché tu sei il primo a non sorridere. E io sono famoso per avere un sorriso contagioso, non per vantarmi (ne sa qualcosa un lettore abituale di questo blog che comincia a ridacchiare ogni volta che mi incontra). E, guarda un po', trovo una marea di gente che mi sorride, scherza, chiacchera, scambia idee. Ed è bello sentirsi un po' come un raggio di luce nella nebbia di una città grigia.
Mi dicevano che Milano è un luogo grigio. Sarà vero, forse, ma è un grigio di mille tonalità. Milano cambia ad ogni angolo, è un crocevia di microcosmi completamente diversi fra di loro: i baretti sulle rive dei Navigli non assomigliano al frastuono di Colonne, né ai locali ricercati in Sempione. I vicoli del centro storico contrastano con i vialoni della parte moderna. Milano ha tante facce, e tanti modi di viverla. Non è come Pisa, che a me in fondo (e mi fa male dirlo) piaceva tantissimo nella sua semplicità ma rimaneva un po' uguale a se stessa in ogni luogo. Milano ti invoglia a provarti tanti vestiti addosso prima di scegliere quello che ti piace, e magari ti invoglia ad esplorare parti di te che non conoscevi.
E poi... al lavoro tutto bene, oggi ho consegnato un po' di codice e mi sono sentito utile finalmente... i colleghi son simpatici, il capo anche, alla mensa si spende ragionevolmente poco (5€ circa) per un pasto completo ed appetitoso. E poi ci sono tanti concerti e manifestazioni, trasporti che funzionano (rispetto alla media italiana almeno), l'accento toscano ti distingue dalla massa e ti in-sexy-sce... insomma, c'è tanta carne al fuoco!
Ah, ho anche trovato casa! Pago un bel po', ma sono a due fermate di metro dal lavoro e in una zona tranquilla, davanti ad un centro commerciale grosso dove c'è tutto. Ottimo anche questo. Bwahahahha!
Insomma, Lorenzo vive come e più di prima. E se Milano tenta di ingrigirmi, finirà colorata anche lei!
Lo
Non siamo il nostro orientamento sessuale, siamo semplicemente persone. Dubbi personali a parte, discriminare un omosessuale per me è come discriminare qualcuno con gusti musicali diversi dai miei... senza senso, sbagliato, stupido. Tanti aggettivi che cominciano per S, nessuno dei quali positivo.
Su Facebook ho provato la frase a effetto, dicendo che discriminare per i gusti sessuali è come discriminare per i gusti culinari, ma il fatto che l'unico cibo che non mangio sono i piselli la frase mi riusciva piuttosto male.
Finalmente riesco a stare un po' seduto davanti alla scrivania...
In sti giorni ho pensato ad almeno tre o quattro post, ma non riesco mai a scriverli: poco tempo ed ispirazione. Non che abbia molta varietà in quel che faccio: studio, canto, arrampico, ospito stranieri vagamente rincoglioniti (l'ultimo, con una tosse cronica per la quale passava mezza nottata a sputacchiare catarro, è stato il top), lavoro per il dipartimento di informatica (quattro cazzate), esco con millemila amici... però tutto questo riempie la mia giornata in maniera pazzesca. Meno male, non ci lamentiamo.
Ed intanto, il calcio mi rende il buonumore che mi aveva tolto qualche post fa: la mia Juve ha vinto lo scudetto, il mio giocatore preferito di sempre ha giocato la sua ultima partita in casa uscendo da vincitore, dopo un suo gol, osannato dal pubblico di casa (15 minuti di applausi ininterrotti, cori, ovazioni, e dopo 19 anni in bianconero un po' se li meritava), ed io... beh, la domenica in cui abbiamo ufficialmente vinto ero sul ponte principale di Pisa, per due ore sotto la pioggia, a cantare e ballare con gli altri tifosi. Il giorno dopo avevo poca voce, ma ne valeva la pena!
Come bonus, un video che rischia di procurarmi un eccesso di lacrime ç_ç
Capitolo cori... archiviato con successissimo il concerto del 2 maggio, andiamo verso quello del 13 giugno senza aspettare un solo momento. Il Baranda (il maestro del coro) impazzisce, noi gli si va dietro, ma sembra venire decentemente.
Università? Sempre li, sto studiando per un esame orale sulle reti utilizzate dai cellulari e sto andando a farlo al Pacinotti, l'aula studio-giardino dell'università di Pisa. Un bellissimo posto assolato, con comodi gazebini muniti di prese elettriche, aperto dalle 8.30 a mezzanotte. Un paradiso per studiarci, sicuramente... non stessi studiando un corso pieno di sigle di protocolli pallosi e architetture astruse per telefonare (che manco mi piace il telefono!)...
Ora mi devo inventare una cena. Cosa mi faccio? Potrei fare un sughino leggero pancetta e 'nduja, tanto per dormire felice. O un risotto.
Vedrò.
Lo
Lo ammetto: l'ultimo post era una piccola provocazione.
Il mondo dei blog è un mondo in cui ciascuno cerca di distinguersi dagli altri. Ma anche la vita reale in fondo lo è: vedo una marea di persone che cercano disperatamente di fornire la citazione più colta possibile, di fuggire qualunque cosa che interessi a più di 5 persone al mondo... in fondo di considerarsi speciali, diversi.
A me di essere diverso non me ne è mai fregato un bel niente. Se un mio comportamento è da italiano medio non lo cambio solo perché certa gente non lo trova giusto: è un mio comportamento e tale rimane. La mia maniera di essere speciale, quella che mi riesce meglio, consiste nel cercare di essere più normale possibile.
Sia chiaro: lungi da me giudicare lettori di questo blog, non vi conosco e rispetto le vostre opinioni sul calcio. Ma rispettate il mio amore per il pallone, per favore, perché è parte di me tanto quanto le poesie che scrivo o l'amore per la musica :)
Fai un concerto perfetto, assolutamente perfetto. Il pubblico applaude, le signore in prima fila tirano i reggiseni, il pubblico fa la ola. Tutti contenti. Poi attacchi la radiolina all'orecchio e le notizie dai campi sono brutte, e l'umore cala bruscamente.
Invidio voi che non seguite il calcio, a volte.
Lo
Sembra che debba chiarire un paio di cose... perché in effetti chi mi segue da poco può avere delle difficoltà a seguirmi :)
Blackie è un'espressione della mia mente, senza filtri (o meglio con meno filtri possibili) né elaborazioni di sorta. La mente umana ha svariati livelli di pensiero: alcuni sono più elaborati e pensati, alcuni sono più semplici e di base.
Il post di ieri veniva da quella parte di cervello istintiva e non filtrata, quella più stupida ed infantile. Quella che quando vuole andare fuori a giocare e piove si mette a piangere e a sbattere i pugnetti paffuti sul pavimento. E' ovvio che, nella realtà, rispetto perfettamente il fatto che la "donna della mia vita" (definizione poco seria ed ironica, per la cronaca... non ha nemmeno il suo tag sul blog, figuriamoci se è qualcosa di serio!) sia già fidanzata, nonostante sia una persona con cui mi trovo insolitamente bene, ed è anche ovvio che se piove in un giorno in cui avrei voluto il contrario me ne faccio una ragione. Tra l'altro, ci siamo divertiti lo stesso.
Quello che ho fatto ieri è una cosa che faccio spesso: ho semplicemente lasciato andare la mia mente ed ho scritto quel che veniva. Senza premeditazioni. E' infantile? Si, assolutamente. Tutti lo siamo, nel nostro profondo.
No, non sto parlando del mostro di Super Mario. Sto parlando di programmini con cui accediamo ad internet.
Quando ero piccino usavo Internet Explorer, poi son passato alle prime versioni di Firefox, before it was cool. Credo di aver usato Firefox 1.0, la primissima versione, quella che aveva un'interfaccia immensa che lasciava 10mm per vedere il resto della pagina. Poi mi son rotto le palle di Firefox perché ci metteva secoli a partire, e son passato a Chrome perché era leggero.
Ora si è ri-rovesciato il mondo, e Chrome sembra un piccolo pachiderma che muove i suoi pesanti passi nel mondo. Forse ripasso a Firefox.
Perché questo post? Non ne ho idea, ma avevo voglia di scriverlo quindi whaddafuck.
Sono anche incazzato perché
1) la donna della mia vita continua ad essere fidanzata (anche se siamo sempre più attaccaticci)
2) dopo quattro giorni di sole, oggi che c'era il pranzone da Pocca piove. Fanculo. Ed è dato tempo di merda anche per inizio maggio. Cazzo, ha fatto un inverno più secco della mia gola quando bevo 5 litri di birra, c'è bisogno di comincià a piovere quando arriva il caldo??? Porco dito!
Cercasi buone notizie ed un senso a questo post. Io intanto mi vesto, che uscire in mutande potrebbe essere deleterio.
Cercasi qualcuno che mi spieghi cosa vuol dire deleterio.
Cercasi qualcuno che mi spieghi cosa vuol dire vuol.
Io vivo, il blog no perché dovrebbe vivere nei pochi ritagli di tempo che mi concedo. E' praticamente da prima di Pasqua che non sto fermo un attimo: giro come una trottola, faccio, brigo, faccio cose, conosco persone. E non ho ispirazione per scrivere su Blackie, dannato blog. E' come un foglio bianco che mi cancella le parole: a volte comincio a scrivere post di tutti i tipi (seri, divertenti, stupidi) e lui me li cancella. Mi nasconde il tasto pubblica.
Per fortuna questo post non è così. Fa un po' cagare ma vi arrangiate e ve lo tenete. Tié :D
Lo
... weekend pasquale passato a Firenze con tanta bella gente, ho rivisto Andrutza che mi ha fatto iscrivere a Couchsurfing e che è una persona meravigliosa (ho anche affrontato l'argomento BI di striscio e ho scoperto un'altra alleata! ALO'!), ho mandato due couchrequest per Roma. Studio? No grazie.
Vaffanculo. Ora mi son rovinato la serata.
Lo
Ricordate questo mio post sulla differenza fra l'io reale e quello proiettato in rete mediante la chat? Ecco, qualcuno ha pensato bene di farci una vignetta.
E' la dannata verità. Non per me, ma per buona parte dell'universo si.
Dopo una giornata passata a soffiarmi il naso per un dannato raffreddore ci mancava solo sta cervicale di merda. Uh! Odio l'umidità, odio questi postumi d'inverno, odio il mondo intero in questo momento *_*
Ma ci sono buone nuove. Pasqua la passerò a Firenze da un'amica (che mi ha fatto scoprire Couchsurfing), per Pasquetta ho piani malefici, poi torno all'Elba e ci sto 4 o 5 giorni, più del previsto. Gli impegni del mese sono tanti, milioni di milioni. Ma sto anche riuscendo a lavorare decentemente, sapete? Il progetto mi diverte, sto trovando soluzioni bizzarre, si va avanti lentamente ma si va... :D
Visto che questo post l'ho cominciato ieri sera e non l'ho pubblicato, vi aggiorno: la cervicale stamani è sparita, il naso è un po' intasato ma non cola, e l'iconcina di Visual Studio mi guarda e mi sussurra... lavoriamo?
Quindi vi saluto e le do un po' retta :D
Lo
Fare il professore cattivo (vedere qualche post fa) non è un piacere grande, ma lo diventa quando l'alunna ti chiama felice e contenta perché ha preso 30.
Mi sento un uomo realizzato, godiamoci questi cinque minuti di euforia (magari ora ne approfitto anche per andare a correre un po' :D)
Lo
Noterete che non sto più scrivendo molto in questo blog.
A parte il fatto che la sua stesura va a sprazzi, coincidenti con la mia voglia di scrivere, è proprio che ho sulla punta della lingua un post grosso, che riguarda me stesso e che potrebbe sconvolgermi. Certi post stanno la a ristagnare anche per mesi prima di essere scritti... scriverli prima del tempo è come mangiare un frutto acerbo, non cogli i piaceri del frutto e ti togli la possibilità di mangiarlo in futuro.
Quindi no, non parlerò ora di ciò di cui voglio parlare. Non è ancora tempo, e devo ancora capirmi un po'. Oh, i post su un blog sono come una trascrizione di ciò che ti passa per la testa: prima di scriverli, devi comprendere ciò che succede. Non puoi altrimenti, non avrebbe senso, e rischi di rovinare la tua testa irrimediabilmente.
Sono troppo cauto? Beh, forse, ma il blog è mio e così sono i ritmi. Così è se vi pare.
Tiè!
- Perché non stai pescando? Domando l’uomo d’affari - Perché ho già pescato abbastanza pesce per tutto il giorno. - Perché non ne peschi ancora? - E cosa ne farei? - Guadagneresti più soldi. Allora potresti avere un motore da attaccare alla barca per andare al largo e pescare più pesci. Così potresti avere più denaro per acquistare una rete di nailon, e avendo più pesca avresti più denaro. Presto avresti tanto denaro da poterti comprare due barche o addirittura una flotta. Allora potresti essere ricco come me. - E a quel punto cosa farei? - Potresti rilassarti e goderti la vita. - Cosa credi che stia facendo ora?
Ovvero: voglio andare a vivere per qualche mese in una comunità hippie.
Mi hanno chiesto da dove venisse il titolo del post precedente. E io vi post il video del mitico Vezio Benetti, telecronista per Telegranducato delle partite del Livorno negli anni 80-90. Un mito. La frase "così è da ditate nell'occhi" la tira fuori attorno al minuto 6.20.
Ma guardatevi tutto il video per godervi perle come "ir pallone finisce ar barre" o "ti viene anche da ridà di fori vello c'hai mangiato pel ceppo dé!".
Giornata di quelle che non hai nemmeno voglia di uscire di camera per paura di incontrare gente e doverti fermare a parlare.
UGH! Voglio che sta settimana passi, voglio trovare un lavoro, voglio finire P2P, voglio tante cose. E non mi muovo. Fanculerrimo.
Lo
Un bacione ed un abbraccio grossissimo a tutte le donne. Perché tutti son buoni a fare gli auguri e a dare mimose l'8 marzo e scordarsi della loro esistenza, se non per il sesso, per tutto il resto dell'anno... fortunatamente non sono fra questi ;)
Lo
Non esistono persone più o meno intelligenti, ma solo persone più o meno motivate.
Stavo spiegando SQL ad un'amica, che studia cinema musica e teatro ma ha inspiegabilmente un esame di informatica. Dopo due ore in cui non capiva neppure il concetto più semplice ho capito che aveva un blocco mentale: inconsciamente non credeva di poter capire quel che le dicevo. Allora ho fatto lo stronzo, e le ho detto chiaro e tondo che non aveva la concentrazione sufficiente. Ha pianto. Io mi sono scusato (ed in effetti mi son sentito in colpa) e abbiamo ricominciato. Da quel momento in poi ha capito tutto alla perfezione, senza sbavature, e abbiamo finito quel che dovevamo fare.
Mi sento tremendamente in colpa, ma ho raggiunto il mio obiettivo. A volte serve esser stronzi, se è a fin di bene.
Non fosse che poi dopo sto stress mentale devi anche fare altre sedicimilaquattrocentotrentasette cose (e ne hai anche saltate alcune, cribbio!) sarebbe una serata tutto sommato positiva :D
Lo
Non mi era mai successo in ventisei anni di vita, ma ho voglia di mare.
Ho voglia di avere la pelle che brucia, di sudare, di fare un bagno, di girare in maglietta. Anche delle zanzare. Ho voglia di cercare disperatamente ombra, di fare passeggiate sontuose, di bere una birra gelata. Non ho più voglia di mal di gola, vento freddo, giacchetti, finestre chiuse.
Oggi sarebbe stato il compleanno di Lucio Dalla. Visto che la sua morte è stata messa in ombra dal grande lutto per Germano Mosconi, mi sembra giusto quanto meno festeggiare il compleanno del buon Lucio con l'ultima cosa che ha registrato in vita... un po' per salutarlo, visto che è uno che con la musica ci sapeva fare (per usare un eufemismo), ed un po' perché Cromatica è un pezzo da urlo.
Dove il rosso e il blu si accarezzavano
Fu tutto viola per magia
Quando il giallo e il blu s'intrappolarono
Diventò tutto verde fino all'orizzonte
Giallo e rosso senza ipocrisia
Decisero di entrare l'uno dentro l'altro
Perché arancione dentro la voglia cresceva in sè
Quando si trovarono di fronte il verde e il viola riconobbero una sfumatura blu
Bianche nuvole di notte esplosero nel vento che ne fece un grande cielo azzurro
Uh, la luce prese il fiato da un respiro rosa e poi lo regalò
Uh, a quegli amanti che si nascondevano in un cuore nero
La luce il cielo scoperchiò
E accese tutto per vedere se
Ci sia sempre bisogno di un perché
Per far l'amore
Quando la cercarono
La luce fece un grande salto e fuggì via
Rosso e giallo andarono
E al loro posto c'era solo un fuoco spento
Dov'era verde
Ora è solo erba finta
Che viola l'equilibrio dell'incanto
Il blu annegò in un grande mare tutto bianco
Uh, la luce prese il fiato da un respiro rosa e poi lo regalò
Uh, a quegli amanti che si nascondevano in un cuore nero
La luce il cielo scoperchiò
E accese tutto per vedere se
Ci sia sempre bisogno di un perché
Per far l'amore
Una canzone che ti ricorda un luogo. Questo pezzo popolare salentino, Lu Rusciu de lu Mare, mi ricorda Piazza Cavalieri, centro della vita studentesca pisana dopo le 2 di notte quando tutti i locali chiudono. Ci si trova con le chitarre e questa è una delle più cantate...
Allego al solito le parole, tradotte in italiano corrente (la versione originale in dialetto salentino varia da paese a paese, ed è difficile trovarne una versione coerente con la canzone stessa... quindi la allego in italiano corrente :) )
Un giorno andai a caccia per le paludi E udii le ranocchie gracidare. A una a una le sentivo cantare Mi sembravano il rumore del mare. Il rumore del mare è molto forte La figlia del re si da la morte. Lei si dà la morte e io la vita La figlia del re ora si marita. Lei si marita e io mi sposo La figlia del re porta un fiore. Lei porta un fiore e io una palma La figlia del re parte in Spagna. Lei parte in Spagna e io in Turchia La figlia del re è la fidanzata mia. E vola vola vola vola vola E vola vola vola colomba mia Che io il cuore mio te lo devo dare Che io il cuore mio te lo devo dare
Oggi è un giorno triste per l'umanità. E' morto un artista che tanto ha dato al mondo. E' morta una persona meravigliosa, le cui parole illuminano la mia vita tutti i giorni.
Oggi è proprio un 29 febbraio di sproloqui del Vostro Amatissimo.
E' tempo per una canzone che mi ricorda qualcuno... la prima che mi è venuta è questa, che mi ricorda quell'amico morto poco tempo fa di cancro. Me lo ricordo ad un'autogestione, quando avevamo organizzato un mini-concerto fuori scuola e suonava questa canzone. Quando ancora aveva i capelli lunghi e non aveva giramenti di palle.
E' per te Pipino. So che ti farebbe piacere essere ricordato con i System :)
Su richiesta, metto anche le parole ;)
They're trying to build a prison (x3)
Following the rights movements you clamped down with your iron fists,
Drugs became conveniently available for all the kids (x2)
I buy my crack, my smack, my bitch, right here in Hollywood,
Nearly 2 million Americans are incarcerated in the prison system, prison system of the U.S.
They're trying to build a prison
They're trying to build a prison, (x3)
for you and me to live in
Another prison system (x3)
for you and me
Minor drug offenders fill your prisons you don't even flinch
All our taxes paying for your wars against the new non-rich, (x2)
I buy my crack, my smack, my bitch, right here in Hollywood,
The percentage of Americans in the prison system, prison system, has doubled since 1985
They're trying to build a prison
They're trying to build a prison, (x3)
for you and me to live in
Another prison system (x3)
for you and me
For you and me, you and me.
They're trying to build a prison (x3)
For you and me, oh baby, you and me.
All research and successful drug policy show, that treatment should be increased,
And law enforcement decreased, while abolishing mandatory minimum sentences (x2)
Utilizing drugs to pay for secret wars around the world,
Drugs are now your global policy, now you police the globe,
I buy my crack, my smack, my bitch, right here in Hollywood,
Drug money is used to rig elections, and train brutal corporate sponsored dictators around the world.
They're trying to build a prison
They're trying to build a prison, (x3)
for you and me to live in
Another prison system (x3)
for you and me
For you and I, for you and I , for you and I.
They're trying to build a prison (x3)
For you and me, oh baby, you and me.
Qualche giorno fa parlavo dell'inadeguatezza del linguaggio quando si tratta di esprimere dei sentimenti. In effetti, le parole di per se sono una cosa fredda ed inanimata: sono sequenze di lettere che raramente lasciano trasparire emozioni, e che anzi possono essere "modificate artificialmente" per contenere emozioni che chi scrive non prova. Altrimenti che ne sarebbe della letteratura?
La comunicazione avviene soprattutto attraverso lo sguardo e la gestualità, attraverso i silenzi fra una parola e l'altra (è vero che a volte dice più di mille parole), attraverso il tatto... le parole servono solo a specificare i dettagli, il perché ci sentiamo così.
E' per questo che per me la presenza fisica di una persona è una cosa importantissima. Un'amicizia ha poco senso, se non ci si è mai visti dal vivo. Perché non riesco veramente ad affezionarmi ad una persona, se leggo solo le sue parole senza poter immaginare che faccia ha in quel momento o il tono della sua voce mentre le dice, o i gesti che può fare...
Perché questo post? Boh, stasera sono riflessivo, quasi come scaldarsi.
Che battuta di merda.
Lo
Nessuno ha detto che i giorni dovevano essere consecutivi :P
Quindi le canzoni le metto un po' quando ne ho voglia. Stasera abbiamo un pezzo che mi rende allegro... chi se non gli Elii a rallegrarci? Uomini col borsello!
Apatia. Zero voglia di uscire, di muovermi, di incontrare esseri umani. Perché?
Mi sforzerò a muovermi, non posso sedermi adesso. Stasera quindi si va a giro, vado al CAI a iscrivermi alla gita di domenica, domani a correre e a prendere il monitor nuovo, domani sera a giro, domenica sul Monte Sagro.
Spero di riuscire ad usare quei cazzo di ramponi... se a giugno dobbiamo montare sul gran paradiso vorrei quantomeno averli messi ai piedi una volta, onde evitare di scivolare sul ghiaccio e morire miseramente in un crepaccio.
Si, oggi sono anche fatalista. Apatico, fatalista... che palle! Ma un post positivo no?
- "No mi spiace signora, oggi ne siamo sprovvisti. Posso darle in cambio un po' di prosciutto?"
- "Crudo o cotto?", chiede la malcapitata
Il commesso sogghigna, e la uccide con un colpo di mannaia.
Perché ho scritto le ultime righe? Chiedete al mio psicologo (che sta prendendo un aereo per Porto Rico, onde evitare denunce)
La terribile sensazione di aver fame e non sapere che cazzo farsi da mangiare. Me lo diceva mia mamma, e io non ci credevo. Me lo diceva ogni volta che le chiedevo "stasera cosa c'è per cena?"... "E che ne so? Arriverà il giorno in cui dovrai farti da mangiare da solo e non saprai mai che cazzo fare". Ecco, quel giorno è arrivato. So che a quest'ora ogni giorno mia madre ridacchierebbe sotto i baffi, non fosse per il fatto che manco lei sa cosa cazzo fare da mangiare a babbo.
Dannato universo. Mi farò una carbonara!
Vedete che Blackie ha sempre un'utilità? Non potrò esprimere correttamente i pensieri più profondi, ma è ottimo per quando devi decidere cosa farti da magnà.
Ok, il monitor del fisso è definitivamente e ufficialmente morto.
Visto che, come scritto nel precedente post, non riuscirei mai ad esprimere il giramento di coglioni che mi ritrovo a parole, mi affiderò ad un'immagine.
Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perchè le parole le immiseriscono, le parole rimpiccioliscono cose che finchè erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più di questo vero?. Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via . E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate. Questa è la cosa peggiore secondo me, quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.
Ecco perché, in fondo, Blackwater Park è inutile. Qualunque cosa ti succeda, qualunque cosa tu racconti, non troverai mai le parole giuste per esprimerla, per farla essere anche solo lontanamente simile a come è nella tua mente. Quindi cosa lo tengo a fare un blog, se non riuscirò mai a farvi capire cosa sto provando?
Sapete che non lo so nemmeno io? Forse perché tentare (anche senza riuscirci) di scrivere quel che ci passa per la testa aiuta a sviscerarlo ed esaminarlo. Forse perché scrivere fissa le parole su carta (o su un hard disk in un luogo non meglio precisato nell'universo). I pensieri sono effimeri, gli hard disk no, a meno che non ci cali sopra un'accetta come diceva il mio prof di basi di dati... meno male che esiste la data replication!
Lo
p.s. la citazione è da Stand By Me di Stephen King
Fin dalla prima casa ho una collezione di foto che amo attaccare al muro. Le chiamo "muro dei ricordi": son foto che mi ricordano momenti, persone...
Per vari motivi non le ho ancora attaccate in questa casa... oggi ho deciso di cominciare un processo di smaltimento di alcune foto rovinate o vecchie, e mi son fatto alcuni tuffi in vari ricordi.
La foto di Annie, un'amica svizzera che è morta qualche mese fa per un cancro.
La foto di un amico che una sera è uscito con noi, era piuttosto depresso e gli abbiamo fatto due foto a distanza di cinque minuti in cui lui era nella stessa identica posizione, seduto con gli occhi bassi.
La foto della prima volta che ho cantato dal vivo davanti ad un pubblico.
La foto di mio nonno, che ci ha lasciati sei anni fa. E' rovinata ma col cazzo che la butto.
Le foto delle cazzate che facevamo in casa qualche anno fa con le coinquiline.
Le foto dei miei fantastici cani, gatti e bestie varie.
Le foto delle mitiche capanne nel bosco dove festeggiavo i miei compleanni da adolescente, i quali finivano sempre con quantità epiche di alcolici.
Le foto dei concerti.
La foto di quando abbiamo vinto il palio del paese (gare con barche a remi), con il povero timoniere che è morto un paio di anni dopo.
La foto di quella volta che il 1 maggio abbiamo riassettato il baretto sulla spiaggia (che era ovviamente chiuso) e giocavamo a dire che era il nostro villaggio turistico.
La foto della prima volta che cercavamo inutilmente di entrare nella prima casa che ho avuto qua a Pisa, litigando con la serratura rotta.
Ricordi belli, brutti, malinconici. Ricordi. Perché le foto servono a questo, no?
Comunque per la cronaca oggi passeggiatone su neve... dovevamo usare i ramponi ma non abbiamo trovato ghiaccio neppure col lanternino, in compenso neve a sfà e vestiti che passano NUOVAMENTE i test di tenuta. Amo la giacca della Colmar.
Si, è un post inutile.
Lo
Stufi dei vuoti bla bla bla che popolano questo blog? Beh, non leggete questo post.
E' uno di quei post che scrivi quando non sai cosa scrivere ma hai voglia di scrivere qualcosa, nemmeno tu sai il perché, e allora prendi il tuo cervello e gli dici di produrre qualcosa. E lui parla parla parla e tu scrivi scrivi scrivi come se non ci fosse un domani.
Ma non so cosa scrivere, perché il mio cervello talvolta non produce nemmeno cazzate. Quindi andrò a correre, che c'è del buzzetto da smaltire che altrimenti poi in passeggiata arranco come domenica che ero stanco dopo 13 metri di sentiero. Sono fuori forma come un formaggio pentagonale. Questa era una battuta pessima, e credo che Blogger mi cancellerà dal circuito con tanto di messaggio di scuse agli utenti.
... hai voglia di correre e piove.
Oggi voce a puttane. Ieri sera falso fidanzamento, con intenzioni maliziose, con una ragazza per ottenere fragole con la panna (tentativi entrambi falliti). Dannato Millibar. Voglia? Poca, come al solito. Porca pupazza.
la vecchiaia incombe. Ieri escursione di sole cinque ore (anche se faticosette, fra ghiaccio neve e una decina di kg di corda sulle spalle) e oggi mi sento come se mi fosse passato sopra un tir. Devo ritrovare la forma!
Il piano sarebbe correre, correre, correre, ma co sto freddo non ti viene voglia. No no. Dalla settimana prossima da un po' più calduccio, quindi un po' di corsa ci sta.
E poi domenica prossima dovrei uscire, non so se per una ciaspolata col Cai di Pisa o per una salita alla Pania della Croce su ghiaccio col Cai di Livorno. Dipende dalla neve e dagli impegni.
Perché non arriva Bill Gates, mi da una carta di credito con soldi illimitati e mi dice "tieni, vivi!"?
Passi una giornata bellissima a camminare, neve, gioia, e poi... vai a scoprire che un tuo compagno di classe delle superiori è morto di cancro.
Ciao Pipino, lo so che non ci si vedeva da tanto e che in fondo non ci siamo nemmeno mai tanto cagati, ma qua giù il mondo sembra un po' più grigio ogni volta che muore qualcuno che conoscevo. Spero che tu ora stia bene. So anche che di carattere non sei favorevole ai piagnistei, quindi non sto a scrivere tante favate.
Metto su il primo dei System of a Down, ok?
Un pezzo che riesce a commuovermi regolarmente è Vocari Dei dei Pain of Salvation.
Un po' di storia. Nel 2004 la band svedese pubblicò un concept album, che parlava del rapporto fra l'uomo e Dio in tutte le sfaccettature. Per prima cosa, vi consiglio di ascoltare l'album, che si chiama Be, perché è probabilmente il mio album preferito di sempre: vario, bilanciato, assolutamente eclettico. Ma a parte questo, quella di cui voglio parlarvi è l'ottava traccia dell'album, Vocari Dei.
La band pubblicò un annuncio su internet, istituendo la "segreteria telefonica di Dio": gli utenti del sito potevano lasciare un messaggio a Dio, immaginando che lui potesse ascoltare questo messaggio. Poi hanno preso alcune di queste parole, hanno scritto una delicatissima base musicale per accompagnarle e hanno messo tutto su disco.
Si può ascoltare di tutto: chi ringrazia Dio, chi lo odia, chi ci crede ma preferirebbe non esistesse, chi lo implora di "aiutarlo a volare"...
Vi allego anche le parole
0:00 "I just want you to speak to me."
0:05 "I'm still waiting for you, God. I pray because this hell to be finished. Goodbye, God. Goodbye to you all." (in some languanges like Spanish and Italian "because" is the same as "for", so this is a normal mistake)
0:15 "I don't trust in any God. I don't know who God is, but I know what God should be."
0:21 "Well, take a look here, take a good look at what you've created!"
0:24 "Hi, God. This is Lorenzo. I want to ask you something: Why life is so hard? Why love is so cruel? Why I can't really be me, not someone else? I just want to be me."
0:37 "Hey, God, this is Jan Biel. I just called to thank you for being with me when my life seemed to fall apart. You carried me through my darkest hours and I'm very grateful for that. Thank you."
0:49 "Hi, God, it's me, from Earth. I know you haven't returned any of my previous call, but maybe you were simply not there. But here it goes again. I wanted to thank you for giving me the opportunity to be part of this world. But didn't you also give us people the mind to explore and question? So... Where are you? And where have you been when we needed you the most?"
1:10 " It's --- speaking, I must be drunk (???) or far away for I no longer believe in you anymore, so I thought you're non-existent. 'Cause I figured this out, for all the harm and the grief that you bring into this world - Either you're a cruel entity for not changing things, or you don’t exist."
1:30 "Please tell me why this horrible things happen? Why did those two towers have to fall and how can you let this happen? Does there have to be such hatred in this world? Why must society struggle so hard for tolerance?"
1:42 "I prayed every day for weeks now, why won't you answer my prayers? Prove to me and so many others, why I should continue pray! I have faith to my friends and my family, isn't that enough?"
1:53 "Hello... hello? ---" (Japanese: Shinjiteru? Shinjiteitai? "Do you believe? Do you want keep believing?") (Dutch: Wie ben ik? Wie ben jij? "Who am I? Who are you?") (Greek: "Please save dad, and please save mum.")
2:06 "Please God, if you exist, help me believe that the world is real, that I am real, and that everything is real, that we are more than just a coincidence"
2:17 "This world is what we can give."
2:20 "Speak to me. I won't ask you to save me. I just want you to speak to me."
2:27 "Hey... Did I apologize to you for... you know... I just want to say I'm sorry and... thank you. Oh, and one more thing: Please, help me fly."
2:40 "Please God, take me away from here, I can't take anymore, they are devouring me... I'm so lost, I'm so lost… God?"
2:57 "Kamisama-san, naze sensou? Naze shi? Naze kiga? Naniwodesuka? Omaeha naniwotameniiru? Sayonara." (Japanese: Dear God, why is there war? Why is there death? Why is there starvation? What for? What is the reason of your existence? Good-bye.)
3:12 "Ghia su Thee, anarotieme, ti imaste? Poso simantiki s' afto ton kosmo? Pu pigenoume?" (Greek: "Hello, God. I wonder... what are we? What's our importance in this world? Where are we going to?" )
3:22 "Uhh... yeah, uhh... listen, God... umm... I just want to say a really big thank-you on behalf of... uhh, everybody. And... thanks for getting the whole thing started and... for getting it off the ground, but... I think, that this time we have really screwed things up and I am so, so sorry."
Oggi ho una marea di cose da fare.
Tanto per coerenza, partiamo da ieri. Ieri ha vinto la Juve, tié, con doppietta del Pelado appena rientrato. Ma non ve ne fregherà nulla! Io però lo scrivo perché si.
Poooi c'è anche da dire che sono andato al Cai e ho fatto incetta di strumenti per la gita su ghiaccio di domenica: ho un paio di scarponi megagalattici (che forse Vitaliano mi vende per due spicci), un paio di ramponi che Vitaliano stesso ha definito troiai (ma basta che funzionino), un paio di ghette per proteggere i miei dolci piedini dalla neve e una piccozza potente con cui posso minacciare il vicinato quando pretendono di farmi abbassare la musica.
Cioè mai.
Oggi invece ho un concerto, le PROVE del concerto, un ricevimento con la Ricci e in più arriva anche mamma alle 14.15. Se non si pelasse dal freddo andrei anche a correre, ma i pinguini fuori dalla finestra me lo sconsigliano.
Pieno, direte. E allora perché continuo a sentirmi vuoto?
Lo
Chi non la conosce? Chi ha bisogno che parli di questa canzone? C'è veramente bisogno di dire che è un capolavoro? Direi di no. Praticamente perfetta dal primo all'ultimo centesimo di secondo, ecco.
Godetevela.
Lo
Facebook a volte da delle belle idee. Come questa: postare una canzone al giorno che risponde, giorno per giorno, ad una certa richiesta.
Ad esempio, per il primo giorno c'è da postare la propria canzone preferita. Ora, per quanto il concetto di "canzone preferita" sia una roba che è abbastanza estranea alla mia maniera di ascoltare musica, posso scegliere quella storica: diciamo che è una delle mie canzoni preferite di sempre. Potente, melodica, prog, semplicemente perfetta. Si tratta di Phantom of the Opera, pezzo tratto dal primo album degli Iron Maiden, datata 1980 (si, ha TRENTADUE anni).
Le feste, ricettacolo di idiozia nel quale amo sguazzare.
E' successo di tutto sabato sera: dal figure di merda plurime provandoci con una ragazza che aveva il fidanzato accanto e poco dopo rivelare al ragazzo che la ragazza in questione si stava ciucciando con un quarto incomodo poco prima, all'ascoltare tutto Dark Side of the Moon e cannare clamorosamente l'anno di uscita (vergogna Lorenzo!) pensando fosse del 1972, e sto già espiando i miei errori ascoltandolo per intero, al preparare un sugo alla pancetta alle 3 di notte circondato da ubriachi, allo svegliare il mio guest che si era addormentato sul divano, al fare una corsa sfrenata alle 5 del mattino per arrivare a casa senza congelare ed urlando "THIS IS SPARTAAAAAAAA!" in mezzo Corso Italia, che se non ci siamo beccati una secchiata di piscio da un abitante della zona è un mezzo miracolo.
So serate possenti.
Lo
... si passa dal vuoto per il sabato sera ad un festino potenzialmente alcolico con un centinaio di persone, gnocche (e magari "gnocchi") di ogni genere e dimensione, una marea di amici... sto ballando sul posto, troppo belli sti colpi di scena :D
Spero di non rimanerci secco :D
Lo
Fra le 10 cose più odiose dell'universo ci sono i bollicini sul labbro superiore. Ne ho uno. Voglio gettare la via lattea in un buco nero adesso >.<
MPF!
Lo
Ok, Blackie comincia ad assomigliare al blog che vorrei (che è un po' come il Mulino che vorrei di una vecchia pubblicità, ma sto divagando).
Manca solo qualcuno che lo legga. Perché altrimenti tanto vale farmi un file .txt e scriver la, no? E' inutilerrimo mettere la propria vita sul web se nessuno ti caga. Chiamatemi esibizionista, ma è così. Partirà presto dunque la campagna pubblicitaria di Lore a giro per il web in cerca di povere menti da traviare.
Non diciamo cazzate, e passiamo all'argomento del post di oggi. Come dite? Non esiste un argomento? E allora andrò a braccio. Tanto ci sono tante cose da dire! Ad esempio,
...
boh! Parliamo di Couchsurfing, va. Uno dei milioni di argomenti che ho in sospeso da quando ho per la terza volta abbandonato Blackie lo scorso luglio (sigh!). Couchsurfing è un sito web il cui obiettivo è quello di ospitare perfetti sconosciuti in modo da allargare i propri orizzonti, tastare un po' di mondo, visitare luoghi e conoscere facilmente gente del luogo. Ed organizzare feste meravigliose, ovviamente. Ho fatto conoscenza del sito da un'amica, che me l'ha descritto con un confuso insieme di termini più o meno casuali ("sitooo, bello festa gigantesca Arezzo tende vino festa bellissimo") che hanno avuto il potere di mettermi addosso una dannata curiosità. Mi sono ritrovato catapultato in una meravigliosa comunità di gente FANTASTICA, ho ospitato finora qualcosa come 15 persone, sono andato ad una festa con 120 persone nella quale abbiamo dormito in tenda e abbiamo bevuto quantità innominabili di vino (che è la parafrasi delle parole della suddetta amica).
Che post serio, infilerò a caso quattro parole che suonano bene: retorica, plurimo, antiincendio e platano.
Adesso Couchsurfing sta (piacevolmente) guidando la mia precedentemente morta vita e mi sta facendo tornare ggiovane: esco due o tre volte la settimana, ho tanti nuovi amici, tanti nuovi viaggi da fare per rendere la visita ad alcune persone fantastiche che ho conosciuto, ed in generale ho allargato spaventosamente i miei confini: ho la mente più aperta, più ricettiva, più sana in qualche modo. Bello eh? Ed ora ho un ospite qua accanto ed altri quattro in arrivo prima di fine mese. Un tedesco, un ecuadoregno ed un'ecuadoregna, un'australiana, una filippina... dopo aver ospitato tre americani, una giapponese, qualche francese, un'olandese, una lettone, qualche italiano... girare il mondo stando qua ;)
Più spulcio blog altrui, più noto che i blogger abituali sono ragazze di almeno 3-4 anni più giovani di me. Al solito, non riesco ad avere un comportamento consono al mio genere ed alla mia età. Sarà per questo che mi piace così tanto essere me?
Lo
Che città inutile, non riesce nemmeno a nevicà per bene qua... u_u
Guardo fuori dalla finestra la mattina e vedo il solito, grigissimo, panorama. L'unica cosa biancastra è il monte pisano...
Lo
Sono qua con lo sguardo che vaga dal computer alla finestra a vedere se comincia... mi piacerebbe vedere un po' di neve, mi piacerebbe fare una bella foto dalla finestra con la piana di Pisa innevata, mi piacerebbe uscire con gli amici a prenderci a pallate di neve. Tanto non ho macchina... qua a Pisa la neve blocca tutto quanto, gli automobilisti diventano imbranati, si formano code di chilometri... si, sono un dannato egoista, VA BENE? :D
Parlando di altro... stasera prove del coro uni, e poi vedrò di andare a mensa. Almeno risparmio due soldi, visto che la situazione è incasinata... ho 70 cent sul conto in banca e 80 nel portafogli, forse arrivo a 2€ nel salvadanaio a suon di spiccetti da 5 cent, e mamma non può metter soldi per una sfortunata serie di eventi (cit.). L'unico posto dove ho soldi è la tessera di mensa, più o meno... ho anche finito la pasta da cucinare, anche se per quella posso rimediare visto che la meravigliosa pasta Coop costa 45 cent a pacco, più o meno. Barilla 'na sega.
E di cos'altro posso parlare in questo post inutile? No, perché se voi trovate un'utilità a quanto ho appena scritto siete bravi. Io non ce l'ho fatta. Ah, già... da un paio di settimane a questa parte gioco con qualche amico di Couchsurfing (e dovrò anche parlare di CS prima o poi) ad un quiz che fanno ad un pub in centro. Ieri sera deludente terza piazza, dopo esser stati in testa per più o meno tutto il gioco. Vinta bottiglia di spumante, dolce tra l'altro che mi piace ancor meno, ma tanto c'è tutti i lunedì quindi ci rifaremo. Stiamo accumulando buoni premio per una settimana di vacanze in un appartamento in Calabria... a dire il vero abbiamo già una settimana vinta, ma per quattro persone ed essendo un gruppo di più di 10 persone abbiamo bisogno di vincerne altri :D
Tipicamente nella prova di ballo sono quello che fa figuracce, tipo travestirsi o rimanere seminudo. Tanto ho perso la dignità eoni fa (che fa anche rima).
... forse sono bisex. No, tanto per farvelo sapere.
Aggiornamenti quando ci avrò capito qualcosa. Nel frattempo, spero vivamente che nessuno risalga a questo blog (in caso contrario non preoccupatevi, non ho attrazione per nessuno in particolare)
ARGH!
Lo
Forse voi non lo sapete, a meno che non mi conosciate bene lo vedo difficile... canto in due cori, e in uno di questi sto preparando i Vesperae Solemnes de Confessore di Mozart. E' musica di una bellezza incredibile. Sentite il pezzo qua sopra: imponente, maestoso, appagante da cantare, così pieno... musica pazzesca, veramente. Non conosco affatto la musica classica, ma ascoltare Mozart ti fa capire perché fosse considerato un genio assoluto.
La musica, l'ho detto tante volte, è la cosa più bella dell'universo. Tutta la musica, ovviamente.
La comunicazione moderna avviene, in gran parte, sul web. Bella cosa, eh? Potersi sentire vicini nonostante la lontananza... mi è successo di chiamare gente su Skype che era a migliaia di chilometri di distanza e sentirla la vicina a me, è più semplice organizzarsi con gli amici, è più semplice qualunque cosa. Ma tutto ciò vale fino a che la rete è usata in modo decente e sano.
Perché il poter comunicare facilmente ha un rovescio della medaglia. Il non essere fisicamente presenti rende la comunicazione completamente diversa, più "impersonale" se volete. Mancano tante cose: le espressioni facciali, la gestualità, il luogo, l'intonazione... son cose che prendono una banale sequenza di parole e la rendono una conversazione. E' per questo che son nate le emoticon, che la gente ha cominciato a scrivere in maiuscolo per urlare, ad usare artifici grafici per aggiungere una descrizione di come queste parole sono state pronunciate.
Il giocattolo si rompe improvvisamente quando ci rendiamo conto che la reale espressione facciale è completamente dissociata dall'espressione descritta dalla faccina. Io ora posso infarcire il mio messaggio di :) :) e XD, ma la mia faccia è seria, determinata, anche un po' incazzata (questo messaggio è ispirato da una storia vera). Posso dare un tono assolutamente artificiale alle mie parole senza essere tradito, che so, da una smorfia o da un tono particolarmente acido. E' questo che non mi piace della rete: finché non conosci una persona "dal vivo" non puoi dire di averci mai parlato veramente. A meno che non si palesi per quel che è, chiaramente...
Ok, Splinder chiude e Wordpress mi ispira quanto una pedata nei coglioni. Così approdo a Blogger. Sono riuscito a ricostruire Blackie anche qua, con un aspetto sufficientemente spartano da piacermi.
Blogger mi piace di più perché boh. Non mi piace perché è legato al mio account Google e non sono anonimo come vorrei, ma sticazzi. Sti grandissimi cazzi. Se qualcuno mi legge peggio per lui, tanto non so neppure quanto scriverò. Ho ho ho!
Periodo schizofrenico ultimamente, cambio umore come una donna incinta e ho idee strane su come continuare la mia esistenza. E' come se la mia mente volesse cambiare ma senza la forza necessaria a muovere l'ancora un altro po'. Un po' come Schettino, che voleva cambiare aria.
Spero che Blackie nuovo serva a qualcosa, visto che mi ha aiutato in passato può farlo anche adesso!
… periodo pericolante! La mia psicologia è qua accanto a me che si guarda allo specchio, e cerca di capire cos’è diventata. Io sto qua a guardarla e subisco le sue angherie, conscio del fatto che sono ancora in balia delle onde.
Cosa è successo in tutto questo tempo al povero Lore? Perché ogni giorno subisco mutazioni? Cos’è questo terzo piede che mi spunta dall’ascella? Dovrò riprendere a lavarmi? Non lo sapremo mai. E intanto ho cambiato casa, amici, abitudini, gusti, priorità. Ho smesso di preoccuparmi di dopo e cominciato a guardare dove sono ora. Ho smesso di far piani e ho cominciato a far forti. Questa era una battuta di merda.
Sono incasinato, ragazzi, incasinato davvero. Voglio esplodere ma non trovo la miccia per darle fuoco. Eppure sono così vicino…
Lo