lunedì 1 ottobre 2018

La responsabilità senza responsabilità

Non so se ho mai scritto in questo blog che sono socio di un'associazione per migliorare le mie capacità di pablic spiching e liderscip. L'associazione si chiama Toastmasters, è attiva in tutto il mondo ed è fighissima.

All'interno del mio club svolgo il ruolo di assistente VPE. In pratica, aiuto la persona che si occupa di gestire il programma educativo dei soci ed organizza le serate.

La questione però sta andando avanti in modo un po' snervante. Perché non sento di avere l'autonomia per agire da solo, ma allo stesso tempo mi trovo il più delle volte a gestire io i buchi di programmazione nelle serate.
In pratica, spesso sembra che sia io il VPE. Per quanto mi riguarda, partirei io stesso a intervistare i soci e capire i loro programmi per quest'anno, cosa per la quale siamo in ritardo epico, ma non posso perché non sono il VPE.

Allo stesso tempo, succede un'altra cosa divertente. E cioè che il nostro presidente non fa il presidente. Mi rendo conto di essere il più delle volte io ad organizzare il lavoro degli officer, a gestire i ruoli e le competenze, a decidere cosa fare.
Ancora, senza sapere se ne ho l'autorità o meno. Anzi, diciamo proprio senza averne l'autorità.

Stamani mi son preso carico di mezza agenda, e di una decisione organizzativa, in mezzo al lavoro per organizzare una conferenza, al lavoro perché mi pagano, alla gestione del gruppo di palestra (prima o poi devo fare un post su tutte le cose in cui sono invischiato al momento... ma non so se bastano gli hard drive di google <3)...

"E chi te lo fa fare?", mi direte?

E qua mi rendo conto di una cosa.
Quando qualcuno ha un ruolo, io sono bravissimo a coprirne i buchi. Se non ho direttamente una responsabilità, mi riesce facilissimo comportarmi con autorità e gestire le situazioni.
Se ho invece io l'autorità, mi cago addosso.

E la cosa traggica è che quando non ho la responsabilità le cose mi vengono anche bene!

Il fatto è che della responsabilità ho una paura dannata. Non è mai un problema fare le cose, ma lo è quando di quelle cose sono direttamente responsabile. Lo è quando qualcuno può giudicarmi su quelle cose.
E, di conseguenza, quando posso giudicarmi da solo.

Buono spunto su cui lavorare, in questo lunedì mattina tetroh.

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