E' abbastanza raro che un CD mi stupisca. Di solito riesco spesso ad indovinare quando un cd mi piacerà e quando mi schiferà.
Ma a volte toppo clamorosamente. E di solito, quando toppo così tanto, scopro cd veramente belli. Come l'ultimo degli Iced Earth, gruppo metal americano. Questo gruppo aveva un grande, immenso cantante di nome Matthew Barlow, che se ne andò nel 2002 dalla band per lasciare il posto all'ormai famoso Tim "Ripper" Owens, già ugola d'oro che aveva sostituito nientepopodimeno che Rob Halford nei Judas Priest (e la cui voce, decapitatemi se volete, mi piaceva anche più di quella di Rob). Ma negli Iced Earth proprio non ce lo vedevo. The Glorious Burden, il primo album (2004) della nuova formazione era stato una mezza delusione, ma a sorpresa la ragione non era Tim ma uno stock di canzoni deboluccio, con una produzione all'acqua di rose, che male si sposava con la ruvida chitarra di Shaffer. Così scaricando l'album nuovo mi aspettavo molto poco. E invece...
Alcune grandissime canzoni, un Ripper semplicemente STRAORDINARIO come espressività sia sul delicato che nelle parti tirate, sezione ritmica spettacolare (da sentire Ten Thousand Strong!!!), canzoni lievemente differenti dal solito stile Iced Earth, e non è affatto un male, e soprattutto una rinnovata aggressività!!! Veramente una bella sorpresa!!! Da ascoltare, a chi piace il metal!!!
Lo Rè
mi piacciono abbastanza gli Iced Earth. ultimamente, però, ascolto soprattutto viking e folk-metal
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