martedì 21 agosto 2012

Non ne ho voglia

Ci son tante cose che non ho voglia di fare stasera.
Non ho voglia di fare da mangiare, ma non ho nemmeno voglia di rimaner digiuno. Non ho voglia di andare a dormire, perché fa troppo caldo, ma non ho nemmeno voglia di aver sonno domattina. Non ho voglia di rimaner solo, ma l'idea di andare in centro mi nausea. Anche perché a meno che non abbordi gente a caso la veggo buia...

Insomma, serata piena di contraddizioni. Nel frattempo ho fatto il trasloco (ma devo ancora mettere tutto a posto), lavoro abbastanza bene, amici a bizzeffe, l'accento toscano spopola a Milano, che fa anche rima... solite vivacchierie, nulla più del solito.

Ma neanche nulla di meno, non lamentiamoci :)

Lo

lunedì 13 agosto 2012

Scriversi

Cosa rimane
dopo che ti sei guardato allo specchio?

L'ombra di te stesso che ti guarda,
la tua immagine che ti scruta 
e la tua vergogna nel descriverti 
che accresce la tua bellezza. 

Rimane l'eco del tuo pensiero
sparsa in versi su un tavolo virtuale 
in punti microscopici che ti disegnano 

Rimane la voglia di morire
poco a poco, vivendo nel frattempo. 

Rimani tu, con settantun parole in meno

sabato 4 agosto 2012

Io?Drama - Testamento di un pagliaccio

E' spaventoso come a volte sembra che certe canzoni parlino di te stesso... questa racconta il mio stato d'animo di due tre anni fa, il sorridere a tutti i costi e nascondere quel che si ha dentro. Che a volte non è "indossare una maschera", ma semplicemente proteggere il proprio mondo interiore quando si sente che è troppo fragile per affrontare il mondo esterno. Alla fine ho avuto ragione, perché oggi sono relativamente "stabile", ma non è stato facile togliersi questo stato d'animo da pagliaccio che, solo nel suo camerino, si strucca e ritrova le rughe che ha faticosamente nascosto in scena.
Pezzo da applausi. Allego il testo perché merita, ma anche la musica è splendidamente malata.


Come sono io voi non lo saprete mai.
perchè cambio io voi non capireste mai.
dietro questo trucco e questa maschera di cera
nessuno di voi saprà mai ciò che si cela.

cosa penso io voi non lo saprete mai.
perchè cambio io voi non capireste mai.
tanto il mio sorriso rosso resta
anche se l'anima dannata brucia senza un perchè.

ciò che amo io voi non lo saprete mai.
perchè odio io voi non capireste mai.
la mia ostinazione è morte del mio vivere.
il cuore spezzato brucia senza fine.

ciò che non è mio so che non lo sarà mai.
urlo contro dio ma non mi ascolterà mai.
largo il mio vestito copre le mie stigmate.
asciugare il sangue è tanto inutile.

dolce amore mio so che non ti riavrò mai.
ladro del mio io non resusciterai mai.
della mia ossessione non potranno ridere
quando me ne andrò in solitudine...

applausi.

venerdì 3 agosto 2012

Milano

Milano è una città strana.
Sono qua da due settimane ormai, nelle quali come sarete abituati non vi ho aggiornato sui miei movimenti (e ci mancherebbe, non sarei io se non mi assentassi per mesi da Blackie... ma sorvoliamo). Dico subito che no, non mi ci trovo male. Per quanto tutti mi guardino un po' come una vacca che va al macello, direi che il bilancio di queste due settimane è positivo.
Mi dicevano che a Milano tutti sono di fretta e nessuno sorride. Ma io ho un segreto: spesso la gente non ti sorride perché tu sei il primo a non sorridere. E io sono famoso per avere un sorriso contagioso, non per vantarmi (ne sa qualcosa un lettore abituale di questo blog che comincia a ridacchiare ogni volta che mi incontra). E, guarda un po', trovo una marea di gente che mi sorride, scherza, chiacchera, scambia idee. Ed è bello sentirsi un po' come un raggio di luce nella nebbia di una città grigia.
Mi dicevano che Milano è un luogo grigio. Sarà vero, forse, ma è un grigio di mille tonalità. Milano cambia ad ogni angolo, è un crocevia di microcosmi completamente diversi fra di loro: i baretti sulle rive dei Navigli non assomigliano al frastuono di Colonne, né ai locali ricercati in Sempione. I vicoli del centro storico contrastano con i vialoni della parte moderna. Milano ha tante facce, e tanti modi di viverla. Non è come Pisa, che a me in fondo (e mi fa male dirlo) piaceva tantissimo nella sua semplicità ma rimaneva un po' uguale a se stessa in ogni luogo. Milano ti invoglia a provarti tanti vestiti addosso prima di scegliere quello che ti piace, e magari ti invoglia ad esplorare parti di te che non conoscevi.

E poi... al lavoro tutto bene, oggi ho consegnato un po' di codice e mi sono sentito utile finalmente... i colleghi son simpatici, il capo anche, alla mensa si spende ragionevolmente poco (5€ circa) per un pasto completo ed appetitoso. E poi ci sono tanti concerti e manifestazioni, trasporti che funzionano (rispetto alla media italiana almeno), l'accento toscano ti distingue dalla massa e ti in-sexy-sce... insomma, c'è tanta carne al fuoco!

Ah, ho anche trovato casa! Pago un bel po', ma sono a due fermate di metro dal lavoro e in una zona tranquilla, davanti ad un centro commerciale grosso dove c'è tutto. Ottimo anche questo. Bwahahahha!

Insomma, Lorenzo vive come e più di prima. E se Milano tenta di ingrigirmi, finirà colorata anche lei!
Lo