giovedì 22 luglio 2010

Lettera


Ciao Blackie.

Stasera sono un po' così quindi ho deciso di scriverti. Come facevo una volta, come forse rifarò quando mi sentirò ancora così.
Cosa vuol dire "così" mi chiedi? Beh, sentirsi così è una sensazione particolare, e dipende strettamente dal momento in cui la provi. Può essere tristezza, può essere che sei ubriaco e non sai bene come ti senti, può essere solitudine.
Può essere che senti che nessuno abbia interesse in quel che senti. Può essere che cerchi disperatamente qualche persona che ti stabilizzi e che ti ascolti e che provi assieme a te a risolvere i millemila problemi che ti ritrovi ad affrontare e non riesci a trovarla. Probabilmente anche per colpa tua, non sto mica a dire il contrario. Colpa mia, volevo dire. Cominciamo a parlare in prima persona singolare!

Io sento di averne tanti di problemi, ed uno di questi è un problema a relazionarmi. Perché fino a che si parla di conoscenza superficiale sono un tesoro. Forse esageratamente chiaccherone se mi ci metto, a volte ho poco tatto, ma alla fine mi faccio volere bene. Sono il classico personaggio di sottofondo, quello che alla fine è ben voluto da quasi tutti ma che nessuno può dire essere il suo migliore amico. Il che in parte non è malaccio, perché nessuno ti vuole male, ma che a volte è brutto perché ti servirebbe qualcuno che senti speciale al quale appoggiarti, e hai quasi paura di essere di impiccio (anche se sono sicuro di non esserlo, ma... vallo a dire al subconscio!!!!).

E' difficile essere me, l'ho detto tante volte. Perché ho una corazza forte che nessuno sorpassa (leggere: non permetto a nessuno di sorpassare) e dentro sono fragile come chiunque. Ho il bello di non tendere a cazzate come suicidio o autolesionismo perché non mi prendo mai troppo sul serio, però... non sto neppure bene ecco. Nonostante sia in un buon periodo, perché non nego il fatto che ho smesso di star MALE ultimamente. E non è una brutta cosa dopo l'anno e mezzo del cazzo che ho passato. Ma da qua a star bene ci passa un'infinità, e io bene non sto.
 



Ora, caro il mio Blackie, ti saluto. Vado a nanna, domani mi aspetta il mare e non voglio dormire tutto il tempo. Tu stammi bene, forse ci rivedremo presto forse tardi ma ci rivedremo. Almeno fino al giorno in cui non comincerò a star bene sul serio.

Non te ne avere a male, ma spero di vederti tardi. Anche se ti voglio bene in fondo.

Lo


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