domenica 5 aprile 2009

In questo fottuto pianeta...

Ha ha! Altro sabato sera, altro post deprimente offerto dalla casa! Ancora una volta sull'orlo delle lacrime, ancora una volta senza piangere signori. Stavolta senza neppure bisogno di ubriacarmi... reduce da una serata piuttosto buona ma con "una macchia", e reduce da una canzone che non ha placato il mare in tempesta che è il mio animo in questo momento. Anzi, lo ha aizzato.



Questa musica sarebbe capace di smuovere le montagne... troppo bella. Comunque non è di questo che volevo parlare...
Senza entrare troppo nel dettaglio... ma quanto è banale l'umanità? Sarò forse sfortunato io? Eppure trovo sempre persone tutte uguali. Anzi, riesco persino a prevedere il carattere di una persona solo guardandola... e la gran parte delle volte ci azzecco, a parte piccoli dettagli. O sono io un genio (improbabile) o sto mondo è fottutamente prevedibile. Sai già cosa aspettarti (poco, pochissimo) dalle persone, sai già che se non rientri in tali stereotipi non arriveranno mai ad accettarti in pieno. Si, potranno sopportarti, ma non ti capiranno mai. Non scaveranno mai nel tuo animo.
Io sono strano, questo è un fatto. Ma non ho ancora trovato nessuno (NESSUNO) che mi abbia mai chiesto perché lo sono. Nessuno probabilmente che se lo sia mai chiesto... forse perché trovano la mia diversità come una specie di malattia. Non so, non ho la pretesa di dire che io sono "giusto" e gli altri "sbagliati", ma neppure mi piace essere visto come "sbagliato" solo perché ho una maniera di agire, pensare, comportarmi diversa dal resto del mondo. Perché non credo sia solo l'aspetto fisico carente a fregare le mie opportunità di piacere al resto dell'universo... credo sia proprio l'insieme. Io sono differente dal mondo, c'è poco da fare. Ho altre necessità, ho altri obiettivi, ho altri modi di pensare.
Ma se io lo accetto, come mai nessun altro riesce a farlo?

Ok, forse sono un po' confuso. Non so neppure io cosa pensare. Ho scritto sto post di getto e come al solito mi chiedo se si capisca qualcosa di quel che ho scritto... ma mi rifiuto di rileggere. Rileggere in questi casi mi porterebbe a correggere o cancellare parti che il mio istinto reputa importanti...
Ora smetto prima di far danni. Ho paura a pensare a cosa sarà rileggere domattina questo mio manoscritto. Ma tanto pare che del mio blog non gliene freghi più nulla a nessuno quindi... tanto vale scriverci spazzatura.

Dio caro come so pessimista... chiudo con una domanda seria (se mai qualcuno arriverà qua senza stufarsi".

COME CAZZO SI RITROVA L'OTTIMISMO E LA FIDUCIA IN SE STESSI E SI SMETTE DI AVER PAURA?

Lo

1 commento:

  1. siamo tutti prevedibili, se gli altri guardano al nostro lato superficiale.



    non lo siamo più quando riusciamo, per chissà quale alchimia strana, a trovare un'altra persona che colga in noi un bagliore di vita diverso da quello che trova nelle persone che incontra normalmente e quando noi facciamo altrettanto: è in quel momento che iniziamo a vederci l'un l'altro come unici. e non parlo solo dell'amore, questo succede anche nell'amicizia.



    e per questo tipo di rapporti è così banale chiedere "cosa ti piace in lei/lui?" anche perché non si sa cosa rispondere: ti chiedono di definire una persona in poche parole, quando ogni persona è un mondo a parte e non basta una vita per conoscerla, anche perché la vita è movimento, e le persone "vive" sono quindi colte in questo movimento, sono mutevoli, non sono mai le stesse nel corso della loro vita. ed è questo che in qualche modo ci rende infiniti...



    ma filosofeggiamenti a parte, chi riesce a dare di te un giudizio di questo tipo, è necessariamente una persona, non che ti conosce poco, ma che non ti vuole veramente conoscere. io credo che se sei consapevole di questo, è facile non prendersela e non stupirsi o restarci male o altro ancora, è facile dire "pazienza, evidentemente non siamo persone che possono darsi qualcosa l'un l'altro" e andare oltre. certo, è più dura lasciare andare una persona alla quale tu hai dato tanto e nella quale hai riposto grande fiducia (cosa che è successa recentemente a me con una persona che consideravo come una delle più importanti nella mia vita, una vera amica) ma bisogna farlo, bisogna guardare la realtà e andare oltre.



    fermarsi non serve a nulla, bisogna continuare a camminare. e camminando è facile scoprire nuove cose, fare nuovi incontri e magari scoprire nuovi mondi...

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