giovedì 28 agosto 2014

[ACWIP] Manifesto di cambiamento


Questo post è originariamente apparso nel mio blog A Continuous Work in Progress (link)
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Ok, su il sipario. Si comincia.

Una nuova casa… già l’intro anticipa il fatto che questo non è il mio primo blog. Visto che son buono, quello vecchio ve lo linko.

Mi chiamo Lorenzo, ho quasi 29 anni, e ho preso la decisione di cambiare. Questa decisione deriva semplicemente dal fatto che le cose come stanno attualmente non mi vanno bene da un po’… nulla di grave, c’è gente che ha problemi in confronto ai quali i miei fanno un po’ ridere, e non sono più il semi-depresso ragazzino che ero all’inizio del blog precedente. Ma si sa, noi umani non siamo capaci di rimanere fermi. Ogni conquista porta ad un nuovo obiettivo, e dopo ogni traguardo c’è sempre una meta più lontana da rincorrere.


I problemi sono delle bestie strane, da affrontare per passi: per prima cosa ti devi rendere conto di avere un problema, e staccarti di dosso quella pellicola di cieca adattabilità che ti porta a fare compromessi idioti tipo “ma sì, non sarà il miglior lavoro del mondo ma posso accontentarmi”. Accontentarti di cosa? Cazzo, vivi una volta sola per uno sputo di tempo e ti accontenti? Non sono cattolico, non credo nella promessa di una vita eterna, quindi voglio spremere il poco tempo che ho su questo pianeta per togliermi qualche soddisfazione. Anche perché un uomo (inteso come essere umano) che si accontenta è un uomo morto, senza voglie, senza obiettivi, che si avvia lentamente verso la morte. Quindi sì, se sei vivo hai dei problemi da risolvere…

Secondo passo è capire dove sta il problema, o quantomeno provarci. Le strade che hai davanti sono abbastanza da farti girare la testa a leggere tutti quei cartelli: o ti incammini in una direzione a caso, o cerchi quantomeno di escluderne alcune che sei sicuro non ti piacciano, o anche decidi di perdere un po’ più tempo e ne prendi una che ti ispira particolarmente. I cartelli tanto li hai messi tu (se non si fosse capito, le strade sono una metafora delle vie che puoi scegliere di percorrere nella tua vita… toh, sono anche magnanimo e vi spiego cosa intendo quando parlo in maniera criptica! Che bravo bimbo!), quindi è inutile scervellarsi troppo: scegliere una meta e partire, questa è l’unica maniera per arrivare da qualche parte.

Terzo passo è camminare e non fermarsi. Perché un conto è decidere di camminare, un conto è farlo.

Quarto passo è arrivare finalmente alla fine della strada, alzare la testa, capire dove sei arrivato e ricominciare da capo. Perché se i cartelli li metti tu è possibile che tu non sia arrivato alla meta che pensavi di raggiungere… o può anche darsi, chissà, che la meta non sia sto gran che e che tu debba scegliere un altro sentiero.


Già questo post e questo blog sono un passettino sul sentiero che ho scelto di percorrere.


Lo

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