venerdì 15 novembre 2013

Il male

A volte gli avvenimenti ti fanno pensare che il mondo intero congiuri perché tu faccia le cose brutte. Quando lavori, tipicamente proprio mentre stai facendo qualcosa di noioso ed appagante quanto raccogliere il contenuto della scatola di coton-fioc che ti è caduta a terra (questo esempio è ispirato ad una storia vera che mi è accaduta stamani), ti arriva puntuale la distrazione.
Ecco, oggi la distrazione ha la forma della scoperta che il proxy che abbiamo al lavoro (un pc che sta in mezzo fra il mio pc e la rete e decide quali siti posso visitare e quali no non mi blocca Blackie.
I tempi verbali dell'ultima frase sono coordinati come me quando ballo latino-americano. Cioé poco. Sticazzi.

Per questo, scriverò un post perdendo quella decina di minuti che mi avvicinerà inesorabilmente alle ore 18, e raccontandovi i programmi per il weekend.
Che si aprirà con un'uscita stasera con un'amica dei tempi di Pisa, e forse alcuni suoi amici, a bere un po' di birra al birrificio, continuerà con una notte di sonno, domani giornata con V a base di pizzoccheri, film, coccole e derivati, domenica incontro con il probabile padrone di casa da gennaio in poi.
Si, perché durante la mia assenza da Blackie ho cambiato anche casa, ora sto lontanissimo da lavoro ma con un collega e la sua ragazza... e da gennaio ci trasferiremo, se tutto va bene, in una casa distante 2 min a piedi dalla quale uscirò presumibilmente alle 9 per entrare al lavoro alle 9.05, camminando anche lentamente.
Godo notevolmente.

Ah, domenica vorrei anche andare in palestra a correre che sto diventando flaccido. Per la mia media, almeno.

Ora la smetto di scrivere altrimenti vi racconto tutto ora e vi annoiate.

Lo

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