martedì 19 novembre 2013

Scossa?

Cerco nuovi e vecchi stimoli
Il periodo è mentalmente caotico ma fisicamente fiacco, quindi cerco nuove prospettive. Per prima cosa, sto ri-cercando un coro nel quale cantare, e forse ne ho trovato uno. Sito dalla faccia simpatica, coro abbastanza numeroso (60 elementi), buon repertorio, e soprattutto proverei sotto al palazzo dove lavoro, nella stessa zona in cui andrò ad abitare fra un mese e mezzo.

Inoltre sto cercando di ri-affacciarmi in palestra,anche se vorrei evitare la sala pesi perché non fa proprio per me.Obiettivo: corsi aerobici non basati sul ballo (se devo ballare mi annoio... meglio la thai boxe :D), probabilmente yoga anche se so già che mi ingarbuglierò come un nodo da marinaio, ginnastica posturale visto che ho una postura di merda, e tanto stretching perché è con quello che si vive bene e non con i muscoli. Poi magari, quando me la sentirò, integrerò con qualche esercizio in sala pesi possibilmente a corpo libero.
Per questo, voglio provare ad usare una buona feature che la palestra mi propone: una sorta di social network per programmare allenamenti, trovare persone con i tuoi stessi obiettivi. Perché è assolutamente vero che ti alleni meglio quando sei in compagnia: sei più motivato, hai appuntamenti da rispettare, ti fai forza a vicenda e, soprattutto, hai qualcuno con cui berti una birra dopo l'allenamento. D'altra parte la birra contiene parecchi sali minerali ed è assolutamente indicata per il post-allenamento :D

Insomma, un post che provocherà una marea di "sticazzi" nell'audience.
Lo

lunedì 18 novembre 2013

Lunedì

Ti svegli il lunedì mattina. Il resto del letto è vuoto. Fuori piove.
Scopri che è finito il caffé. Ti fai la doccia e ti infili la tua camicia. Fai la borsa per la palestra.

Arrivi a Lambrate. Uno si è sentito male in metro. V per aspettarti ha lasciato passare tre metro e ti senti anche in colpa perché la farai arrivare in ritardo. Dieci minuti e la metro riparte, ovviamente dentro si sta pressati come sardine. Ti vedi con V per quei cinque minuti che ti fanno rimpiangere il fatto che ieri sera ti sei addormentato senza aspettarla, avresti dormito meno ma il risveglio sarebbe stato decisamente migliore.
A Cadorna cambi, ti infili in una rossa sovraffollata causa fiera di stocazzo in Lotto. Una fermata dopo ti convinci, sbagliandoti, di aver sbagliato direzione e tenti di scendere, ricordandoti appena in tempo che si, Conciliazione è nella direzione giusta e che sei un idiota. O sei molto assonnato.
O entrambi.
Arrivi al lavoro e ti immergi in attività delle quali faresti, sostanzialmente, volentieri a meno.

Però metti su l'Eroica di Beethoven e il mondo, un pochino, migliora.
Quantomeno non sento le voci degli altri in ufficio :D

Lo

venerdì 15 novembre 2013

Il male

A volte gli avvenimenti ti fanno pensare che il mondo intero congiuri perché tu faccia le cose brutte. Quando lavori, tipicamente proprio mentre stai facendo qualcosa di noioso ed appagante quanto raccogliere il contenuto della scatola di coton-fioc che ti è caduta a terra (questo esempio è ispirato ad una storia vera che mi è accaduta stamani), ti arriva puntuale la distrazione.
Ecco, oggi la distrazione ha la forma della scoperta che il proxy che abbiamo al lavoro (un pc che sta in mezzo fra il mio pc e la rete e decide quali siti posso visitare e quali no non mi blocca Blackie.
I tempi verbali dell'ultima frase sono coordinati come me quando ballo latino-americano. Cioé poco. Sticazzi.

Per questo, scriverò un post perdendo quella decina di minuti che mi avvicinerà inesorabilmente alle ore 18, e raccontandovi i programmi per il weekend.
Che si aprirà con un'uscita stasera con un'amica dei tempi di Pisa, e forse alcuni suoi amici, a bere un po' di birra al birrificio, continuerà con una notte di sonno, domani giornata con V a base di pizzoccheri, film, coccole e derivati, domenica incontro con il probabile padrone di casa da gennaio in poi.
Si, perché durante la mia assenza da Blackie ho cambiato anche casa, ora sto lontanissimo da lavoro ma con un collega e la sua ragazza... e da gennaio ci trasferiremo, se tutto va bene, in una casa distante 2 min a piedi dalla quale uscirò presumibilmente alle 9 per entrare al lavoro alle 9.05, camminando anche lentamente.
Godo notevolmente.

Ah, domenica vorrei anche andare in palestra a correre che sto diventando flaccido. Per la mia media, almeno.

Ora la smetto di scrivere altrimenti vi racconto tutto ora e vi annoiate.

Lo

giovedì 14 novembre 2013

E intanto...

Tanto per scrivere un post tristemente inutile e riempire la desolazione di Blackie, vi racconto che mi sono iscritto a Cortilia.

Cos'è Cortilia, si chiederanno i bambini in sala? Cortilia è un mercato online di distribuzione di prodotti alimentari "a filiera corta", cioé con meno passaggi lavorativi possibili dal produttore al consumatore. In pratica, è una sorta di consorzio di produttori agricoli, allevatori e quant'altro che vende i propri prodotti tramite questa organizzazione che, da parte sua, ci mette più o meno la parte fiscale ed il trasporto. A me oggi arriveranno frutta e verdura probabilmente raccolte oggi, di stagione (rigorosamente vietata la serra e tutto ciò che non è naturalmente disponibile!), tendenzialmente biologiche. Il tutto a 24,90€ per circa 10kg di roba tutto-ma-proprio-tutto incluso.
"Ma chi te lo fa fare?", chiedono le fin troppo numerose casalinghe milanesi che, presumibilmente, credono che la verdura cresca nelle vaschette dell'Esselunga. "Al supermercato costa meno!".
A parte che meno una sega, se vado a comprare tutta quella roba al supermercato non so quanto mi costa meno e tra l'altro mi devo portare 10kg su per le scale del palazzo. Ma poi con Cortilia sono sicuro di aver roba fresca, tendenzialmente più genuina, cresciuta all'aria aperta, e vado a finanziare piccoli coltivatori che non tendono ad impestare tutto con robaccia e ti offrono prodotti decenti.
Oh, mica seghe...

Lo

mercoledì 13 novembre 2013

Post incasinato

In bilico.
In questo momento sono in equilibrio, ma sento che è precario. E' una posizione nella quale attualmente sto, ma che non riesco a sentire come definitiva.
La situazione non è cambiata, V è sempre là, forse anche un po' più di prima, il rapporto sta crescendo ma no, non si sbilancia da nessuna delle due parti.
Eppure prima o poi evolverà. Finirà, diventerà serio, non ne ho idea, ma non può rimanere così.

Di certo ora so che non può evolvere e che, allo stesso tempo, sopporterei male la sua fine. Mi sa che è così anche per V. Credo che siamo in un certo senso dipendenti l'uno dall'altra ma ancora troppo eterei, instabili per rendere la cosa ufficiale e definitiva. Troppo bambini? Io si, lei non so.
Troppo incasinati, forse.

Ecco, probabilmente è questo. E' un periodo talmente vulcanico che mi sento bloccato. Ho voglia di libertà, la ottengo e non la sfrutto. Il che è idiota, perché la libertà non l'avrai per sempre e, se non te la prendi quando puoi permetterti di essere una testa di cazzo, non te la prendi più.
Ma la libertà voglio prendermela a modo mio.

Considerato che io di quel che ho scritto non capisco un cazzo non voglio immaginare quanto poco avete capito voi.
Se volete spiegazioni non chiedetemele, il mio cervello non mi parla più da otto mesi (OTTO MESI, cazzo)

Argh, puah e sput.

Nel frattempo, la mia voglia di razionalità si duole del fatto che S (la mia ex) mi ha educatamente, ma fortemente, rimbalzato la mail che le avevo mandato e di cui avevo parlato due post (e mesi, ahimé) fa. Ora, la capisco perfettamente e non la biasimo, ma anche quella è una cosa che è rimasta sospesa. E' una situazione che non riesco a chiudere, a capire, se non mi da una mano lei. Poi mi piacerebbe che ci fosse altro, se non amicizia una sorta di conoscenza e di rispetto reciproco, ma forse chiedo troppo.
Forse il tutto è anche collegato alla sospensione attuale, come se dovessi chiudere una pagina per aprirne un'altra. Forse la pagina nuova semplicemente non va aperta perché non siamo fatti l'uno per l'altra. Forse devo smetterla di pensare alle pagine e non chiedermi dove va una storia e limitarmi a viverla.

Forse devo smettere di farmi seghe mentali :D
(e di passare serate a casa da solo, che poi scrivo i post caotici)

Lo

giovedì 7 novembre 2013

Cosa voglio...

Eh, domanda facile.

Voglio una vita stabile, fatta di certezze, punti fermi, in cui nulla cambia, nella quale magari scendo anche un po' a compromessi, nella quale mi sento protetto e sicuro?

Voglio una vita spericolata, fatta di cambiamenti, svolte, nella quale ogni istante può rivelarsi l'inizio di una nuova storia o la fine della precedente, nel quale non posso essere sicuro neppure di me stesso?

Bel dilemma, direte. Banale, soprattutto. Ma lo sto vivendo. Da un lato la relazione con Vale va, assopita dalla stanchezza di entrambi ma viva di passione. Da un lato mi attira questa stabilità, da un lato mi attira la voglia di impazzire e provare qualcosa di completamente diverso. Dissi una volta che volevo provare tutti gli abiti possibili e vedere quale mi sta meglio addosso... beh, alla fine non potrò provarli tutti, o non avrò tempo di godermeli. Mi piacerebbe riuscire a provarmene un po' ma ho paura di lasciarne indietro alcuni che mi piacciono e nel frattempo si fanno comprare da altri.

Agh, non ci fate caso. E' giovedì sera, sono a casa da solo e mi deprimo.


Per chi se lo chiedesse, Lore è un po' stressato, tendenzialmente felice, un po' meglio vestito ma sempre folle dentro, sognatore ma anche un po' più concreto, vulcanico, stanco, in cerca di nuovi orizzonti ma anche affezionato ai panorami attuali.
E incasinato, as usual.

Che palle.
Lo