sabato 5 maggio 2012

Io provoco

Lo ammetto: l'ultimo post era una piccola provocazione.
Il mondo dei blog è un mondo in cui ciascuno cerca di distinguersi dagli altri. Ma anche la vita reale in fondo lo è: vedo una marea di persone che cercano disperatamente di fornire la citazione più colta possibile, di fuggire qualunque cosa che interessi a più di 5 persone al mondo... in fondo di considerarsi speciali, diversi.

A me di essere diverso non me ne è mai fregato un bel niente. Se un mio comportamento è da italiano medio non lo cambio solo perché certa gente non lo trova giusto: è un mio comportamento e tale rimane. La mia maniera di essere speciale, quella che mi riesce meglio, consiste nel cercare di essere più normale possibile.

Sia chiaro: lungi da me giudicare lettori di questo blog, non vi conosco e rispetto le vostre opinioni sul calcio. Ma rispettate il mio amore per il pallone, per favore, perché è parte di me tanto quanto le poesie che scrivo o l'amore per la musica :)

Lo

3 commenti:

  1. e perché dovresti cambiare, scusa??
    Credo (per quel poco che ho conosciuto di te) che se fossi diverso da ciò che sei, saresti la persona più monotona al mondo...e invece è il tuo essere "ordinario fuori dalle righe" che ti rende a dir poco unico...

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  2. Io, per esempio, non ho giudicato il tuo amore per il pallone in generale. E' solo che in questi ultimi anni è diventato uno schifo...troppi soldi, troppi imbrogli, troppo divismo, troppa violenza. Io per prima non vi vergogno ad ammettere la mia felicità quando il Verona ha vinto il suo unico scudetto nel 1985. Ho visto tutte le partite allo stadio, sono andata in trasferta a San Siro...ricordi mitici. Ma ultimamente prevale il fastidio e così seguo di più il rugby.

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  3. Cari ragazzi, permettetemi vista la mia età di chiamarvi così, siete a una tautologia filosofica: o si è ordinari o si è fuori dalle righe. Il desiderio di Lorenzo è distinguersi cercando di essere il più normale possibile, ma cos'è la normalità? Perchè Lorenzo ha citato l'italiano medio? Perchè si è sentito attaccato se alcune persone non condividono la sua passione per il calcio? (tra l'altro è una passione che io condivido, forza Juve! E sì, passo anche la domenica davanti al televisore a guardare la mia squadra del cuore giocare, anche i professori hanno delle debolezze)
    Ognuno è diverso a modo suo, quindi va bene il calcio, la cultura, i concerti, il relax: insomma nessuno sfugge al demone del volersi distinguere. Viva il diverso che c'è in ognuno di noi.

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