mercoledì 29 febbraio 2012

Sproloquio sulla comunicazione

Qualche giorno fa parlavo dell'inadeguatezza del linguaggio quando si tratta di esprimere dei sentimenti. In effetti, le parole di per se sono una cosa fredda ed inanimata: sono sequenze di lettere che raramente lasciano trasparire emozioni, e che anzi possono essere "modificate artificialmente" per contenere emozioni che chi scrive non prova. Altrimenti che ne sarebbe della letteratura?
La comunicazione avviene soprattutto attraverso lo sguardo e la gestualità, attraverso i silenzi fra una parola e l'altra (è vero che a volte dice più di mille parole), attraverso il tatto... le parole servono solo a specificare i dettagli, il perché ci sentiamo così.

E' per questo che per me la presenza fisica di una persona è una cosa importantissima. Un'amicizia ha poco senso, se non ci si è mai visti dal vivo. Perché non riesco veramente ad affezionarmi ad una persona, se leggo solo le sue parole senza poter immaginare che faccia ha in quel momento o il tono della sua voce mentre le dice, o i gesti che può fare...

Perché questo post? Boh, stasera sono riflessivo, quasi come scaldarsi.
Che battuta di merda.
Lo

3 commenti:

  1. Sei una persona molto sensibile e non banale. Ma te lo dice una che non conosci di persona e non stai vedendo la mia faccia.... Dovrai credermi su la parola (comunque non gesticolo)

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  2. Guarda se desideri comunicare nel totale silenzio e attraverso i gesti, presto ti accorgerai che la parola non solo ti manca ma ti è anche necessaria. L'uso della parola è un grandissimo dono e solo quando non ce l'hai te ne rendi conto.
    Tu pensi che attraverso lo scritto, il linguaggio del corpo o il silenzio si possa cogliere l'essenza e ogni piccola sfumatura: non è così semplice perchè tu sei abituato a parlare e ascoltare. Non sottovalutare i doni che la natura ti ha dato: se noi dovessimo trovarci faccia a faccia non saresti in grado di capirmi o di comunicare davvero con me e il mio silenzio forzato finirebbe col farti distaccare.

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  3. Dannato me.
    Quando scrivo questi "flussi di pensiero" è come se stessi facendo una specie di auto-psicanalisi. Solitamente scrivo quel che mi passa per la testa, ma ometto particolari che possono effettivamente creare dubbi.
    Ad esempio... il fatto che sminuisca il linguaggio non significa che lo consideri fondamentale, anzi... a parte il fatto che quando ci vedremo mi hai promesso che mi insegni la lingua dei segni (e ci conto!). Semplicemente quel che volevo dire è che non è l'unica cosa fondamentale per una comunicazione sana, e che lo metto alla pari di tutto il resto.
    O anche che non è che se non ho visto una persona in faccia la considero un completo estraneo. Ci sono parecchi scalini fra l'essere un perfetto sconosciuto e l'essere un amico vero... non riesco ad immaginare un'amicizia profonda basata solo sul web, ma allo stesso tempo penso che il web possa essere un ottima maniera per cominciarla.

    Devo scrivere un altro post, ma non ora :)

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