lunedì 20 febbraio 2012

La mente e gli hard disk

Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perchè le parole le immiseriscono, le parole rimpiccioliscono cose che finchè erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più di questo vero?. Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via . E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate. Questa è la cosa peggiore secondo me, quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti, ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.

Ecco perché, in fondo, Blackwater Park è inutile. Qualunque cosa ti succeda, qualunque cosa tu racconti, non troverai mai le parole giuste per esprimerla, per farla essere anche solo lontanamente simile a come è nella tua mente. Quindi cosa lo tengo a fare un blog, se non riuscirò mai a farvi capire cosa sto provando?
Sapete che non lo so nemmeno io? Forse perché tentare (anche senza riuscirci) di scrivere quel che ci passa per la testa aiuta a sviscerarlo ed esaminarlo. Forse perché scrivere fissa le parole su carta (o su un hard disk in un luogo non meglio precisato nell'universo). I pensieri sono effimeri, gli hard disk no, a meno che non ci cali sopra un'accetta come diceva il mio prof di basi di dati... meno male che esiste la data replication!

Lo

p.s. la citazione è da Stand By Me di Stephen King

5 commenti:

  1. Un amico mi ha detto che scrivere su un blog significa scrivere per sè, per mettere in ordine i pensieri confusi che si accalcano nella mente. Perchè devi tenere aperto il blog? Per te, per me, per tutti quelli che ti leggono giorno dopo giorno.
    Le emozioni che tu esprimi vengono assimilate e rielaborate dagli altri, diventando parte delle loro emozioni in un ciclo continuo.
    Un hard disk è solo una fredda macchina priva di emozioni, basta un corto circuito o un virus a metterlo ko, ma i pensieri sono indistruttibili.

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  2. Ancora una cosa, se Stephen King avesse tenuto i suoi pensieri per sè, tu non avresti potuto leggere i suoi libri e condividere i suoi pensieri.
    Allora perchè dovresti privare gli altri di questa opportunità scegliendo di non condividere i tuoi pensieri?

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  3. Non vedo il motivo per cui dovresti chiudere il blog: se ne sei contento e ti piace continua a scrivere.

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  4. Forse mi sono espresso male. Non ho alcuna intenzione di chiudere Blackie, è solo che spesso mi trovo a vivere situazioni che sento essere importanti e di non riuscire a scriverle sul blog proprio perché mi sembra di sminuirle, di renderle meno importanti. Quindi ho scritto questo post introducendolo con le parole del Re che mi sembravano molto più adatte delle mie per descrivere la situazione ;)

    Blackie è un pezzo di me ormai, non potrei mai chiuderlo. A volte smetto di scriverci per qualche mese, ma alla fine torno sempre qua a parlarci :)

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  5. con il culo che mi son fatto per muoverlo da splinder a qua poi XD

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